Il caffè del sabato mattina ☕

Posto che la giornata è iniziata di merda perché il mio caffè faceva schifo e, diciamolo, svegliarsi bevendo un liquido potenzialmente destinato a farti fare l’ultimo sonno risulta estremamente complicato.

Dopo aver mangiato una pasta per la colazione mascherata di un qualcosa di vegano ma che poi tra gli ingredienti riportava il miele SÌ IL MIELE CAZZO, ho deciso di migliorare la giornata affrontando un tutorial per migliorare la mia performance di Sultans of Swing al pianoforte. Risultato pessimo, eccetto il primo quarto di battuta. Se con Nothing Else Matters è andata decisamente meglio, ho comunque rovinato la prima metà della giornata cercando di dare una seconda possibilità al caffè gusto Morte. Il fatto che io stia scrivendo si commenta da solo: forse le emissioni del microonde lo hanno reso radioattivo, ma più buono. La caffeina dà sempre una spinta al mio sarcasmo.

Non è finita qui. 

Ho cercato di comporre un curriculum vitae da sola. Ho provato una stupida app e una dozzina di siti e il risultato è stato solo che le mie rughe d’espressione sono aumentate esponenzialmente, e ho capito che il mio anno al corso Programmatori è stato decisamente inutile. Rimarrò disoccupata e con un curriculum a metà, ma potrò dire di averci provato. Regalatemi un dannato MacBook Air e imparerò anche a stilare CV mentre bevo caffè azzurri all’unicorno in una caffetteria dalle tovaglie in velluto rosa, postando foto e storie su Instagram ad ogni momento per soddisfare la curiosità dei miei (nemmeno) mille follower. Che forse mi seguono per pietà o a causa di un misterioso virus che porta il sistema a seguire le sfigate come me che non sanno scrivere un CV.

Detto tutto questo, alle undici del mattino posso affermare che il mio weekend attualmente si prospetta essere un quadro dipinto alla perfezione. Soggetto: Sabato a casa di una sfigata.